​L’Italia arrabbiata, andando alla urne, ha scelto la protesta. Ora il Paese è ingovernabile, i mercati ci puniscono, l’Europa dubita di noi e rischiamo il declassamento delle società di rating. E adesso? Gli scenari politici aperti dai risultati elettorali sono stati al centro dell’ultima puntata di “Roma Incontra - Ara Pacis”. In apertura il padrone di casa Enrico Cisnetto ha manifestato la sua preoccupazione per l’esito del voto che ha sancito, di fatto, l’impossibilità di avere un governo politico forte e stabile, e che pone invece molti interrogativi sul futuro del Paese. Del voto,  delle elezioni italiane, del fenomeno Beppe Grillo e del possibile ruolo di Mario Draghi nella politica italiana si è parlato nell’intervista dello stesso Cisnetto al presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz: "C’è una sola grande differenza tra il  Movimento 5 Stelle e le altre forze politiche e movimenti di protesta presenti in Europa – ha detto Schulz – Grillo ha preso il 25% dei voti e chi riceve un tale consenso ha la responsabilità di decidere”. Da  scongiurare invece, secondo il presidente dell’Europarlamento un possibile approdo sulla scena politica italiana del Governatore della Bce Mario Draghi: “Draghi rimanga a Francoforte, ha fatto scelte coraggiose e ha salvato l’Euro. Spero possa continuare nel suo lavoro”. Infine non poteva non essere affrontato il tema Berlusconi, che nel 2003 accusò Schulz di essere perfetto per il ruolo di ‘Kapò’: “non so se con Berlusconi il contenzioso sia sempre aperto – ha ribadito il socialdemocratico tedesco – ma so che lui non si è mai scusato, e non mi aspetto certo che lo faccia”.

Ritornando all’attuale situazione politica italiana il senatore uscente del Pd, Marco Follini, autore de “Io voto Shakespeare” (Marsilio), ha sostenuto con convinzione che “per il Partito Democratico correre dietro a Grillo sia un atto di pura follia politica. Gli scenari possibili sono: un accordo Pd-M5S, molto improbabile, un compromesso tra le varie forze politiche, oppure nuove elezioni. Tre cose impossibili – ha continuato Follini - ma una su tre dovrà pur succedere”. Secondo, Paolo Franchi, giornalista del Corriere della Sera e autore de “Giorgio Napolitano” (Rizzoli), il fenomeno Grillo è molto più complesso di quanto si pensi. “Non si è mai vista in Europa forza politica che, presentandosi per la prima volta alle elezioni, diventa subito il primo partito del Paese. Alcuni temi della campagna elettorale del M5S (ambiente, beni comuni, acqua pubblica) – ha proseguito Franchi - circolano moltissimo nella vita reale e non si possono interpretare come pura protesta”.

Del boom di consensi di Grillo ha parlato anche Filippo Ceccarelli, editorialista La Repubblica, autore de “Come un gufo tra le rovine” (Feltrinelli). “Grillo è un castigo di Dio arrivato dopo anni e anni in cui i politici di centro sinistra non hanno fatto altro che litigare tra loro. A forza di fare i buffoni – ha concluso sarcastico Ceccarelli – è arrivato il buffone vero”. L’insuccesso di Bersani è stato sottolineato anche da Paolo Franchi, il quale ha ricordato come il 25% raggiunto dal Pd equivalga al consenso storico del vecchio Pci di Enrico Berlinguer. Ma queste elezioni italiane quali scenari apriranno in Europa? A tal proposito è intervenuta l’economista Veronica De Romanis, autrice de “Il metodo Merkel” (Marsilio), secondo la quale il grave problema emerso dalle consultazioni elettorali è l’ingovernabilità. “L’Italia – ha avvertito la De Romanis – rischia di diventare un interlocutore non credibile agli occhi dell’Europa, e della Germania in particolare”.

Le elezioni della scorsa settimana hanno delineato un panorama politico pieno di dubbi e incertezze. Le scadenze istituzionali sono alle porte e le forze politiche dovranno lavorare per una soluzione in grado di consegnare al Paese un esecutivo stabile, capace di governare e attuare una serie di riforme che l’Italia non può più attendere. Noi di “Roma Incontra - Ara Pacis” abbiamo provato a lanciare alcune proposte inedite e persino irriverenti per tirarci fuori dai guai. Rimarranno inascoltate?