Abbiamo Incontrato - Campagna elettorale non stop
Campagna elettorale non stop
Evento del: 20/05/2013 18:30 - Auditorium dell’Ara Pacis - Via di Ripetta, 190
Data articolo: 20/05/2013
​L’Italia è in perenne campagna elettorale. Neanche le larghe intese sono riuscite a smorzare i toni propagandistici. Le vicende giudiziarie di Berlusconi hanno, inoltre, aumentato la spaccatura all’interno del Pd, fra coloro che non hanno mai digerito l’accordo di governo con il Cavaliere. Ma le uniche elezioni certe, per ora, sono quelle per il Campidoglio. La scelta del nuovo Sindaco di Roma quanto inciderà sui destini della politica nazionale? E il governo Letta  riuscirà a reggere ai toni elettoralistici dei partiti che lo sostengono? Ne abbiamo parlato nell’ultima puntata di “Roma InConTra – Ara Pacis”, dedicata all’esigenza del Paese di passare dall’austerità senza crescita alla crescita senza debito, obiettivo difficilissimo da raggiungere, figurarsi in un clima di campagna elettorale.
In apertura il padrone di casa Enrico Cisnetto ha intervistato due candidati a Sindaco di Roma Capitale: l’attuale primo cittadino Gianni Alemanno, Pdl, e il candidato del Movimento 5 Stelle Marcello De Vito.
“Beppe Grillo l’ho visto 3 volte per 10 minuti, mentre Casaleggio una volta sola – ha esordito Marcello De Vito – a Roma abbiamo deciso tutto noi del movimento 5 stelle cittadino: programmi, candidati, tutto. I cinque anni di Alemanno sono stati disastrosi – ha continuato il candidato grillino –  e sono aggravati dalle pessime scelte delle persone inserite in ruoli apicali”. “Bisogna farsi un po’ di gavetta per conoscere Roma – ha risposto Gianni Alemanno – fare il Sindaco della città eterna è un mestiere molto difficile. La nostra amministrazione ha fatto una battaglia per aver più risorse, ma poi sui comuni si è abbattuta la spending review e ci siamo trovati con minore liquidità. Nonostante questo abbiamo trovato i soldi per l’Imu – ha concluso l’attuale Sindaco capitolino – che non verrà più pagata dai romani grazie ad un adeguamento delle rendite catastali”.
Nella seconda parte della trasmissione si sono affrontati temi economici focalizzando l’attenzione sul difficile passaggio dalla stagione dell’austerità e a quella della crescita. “Bisogna combattere a livello europeo la disoccupazione giovanile – ha esordito Lorenzo Bini Smaghi, economista, presidente Snam Rete Gas, autore de “Morire di austerità” (Il Mulino) ¬– l’entrata nel mondo del lavoro in Italia è considerata un tabù. Il rischio è che l’unica soluzione condivisa sia l’austerità, soprattutto se le parti che sostengono il governo continuano a litigare fra loro. Il problema vero è la soglia del 3% fra deficit e pil – ha concluso Bini Smaghi – bisogna avere l’autorevolezza per chiedere all’Europa di allentare questo patto”. “Servono i  governi delle scelte – ha replicato Jean-Paul Fitoussi, professore Luiss Roma e professore emerito Sciences Po Parigi – non i governi che ubbidiscono alle regole. Senza investimenti è impossibile risolvere la situazione europea – ha concluso l’economista francese – ne per quanto riguarda la crescita ne per la politica sulla disoccupazione giovanile”.  “L’Italia deve continuare a fare quelle riforme essenziali per andare a Bruxells non per chiedere ma a pretendere – ha aggiunto Paolo Guerrieri, professore Economia Università La Sapienza Roma, senatore Pd – noi abbiamo fatto e stiamo facendo i compiti a casa. Adesso l’Europa onori gli impegni. In Italia bisogna intervenire sulle quattro aree dell’emergenza – ha concluso il senatore Pd – ingorgo fiscale, credito alle piccole medie imprese, disoccupazione giovanile e debiti della pubblica amministrazione”.  Sulla vicenda IMU si è espresso anche Maurizio Sacconi, presidente Commissione Lavoro Senato, senatore Pdl: “L'effetto dell'Imu è stato devastante e depressivo. Va spezzato il circolo vizioso innescato dal governo Monti. Dobbiamo ridisegnare l'Imu, rimanendo nella disciplina di bilancio. Questo governo – ha concluso l’ex ministro del welfare – appoggiato da grandi forze politiche, ha la capacità di negoziare a  Bruxelles, proponendo una visione europea e non pangermanica".
Anche in questa puntata, noi di Roma Incontra-Ara Pacis abbiamo provato, con il consueto stile più talk e meno show, ad approfondire gli argomenti che interessano da vicino le sorti del Paese, con l’auspicio che il governo Letta non interrompera il proprio percorso verso le riforme a causa del clima da campagna elettorale perenne.
 
 
 

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